La bellezza viene percepita da ognuno di noi in modo diverso. Eppure, ci sentiamo attratti da una bella pelle e capelli lucenti. Nel linguaggio quotidiano ci piace dire che "la bellezza viene da dentro". Ma questo detto ha molto di più di quanto non sembri: Laddove le applicazioni esterne come creme, maschere, ecc. raggiungono i loro limiti, la cura con sostanze vitali dall'interno fornisce il supporto necessario. Vitamine e minerali selezionati contribuiscono alla struttura di pelle e capelli. Utilizzata in modo mirato, la cura con sostanze nutritive interne ci aiuta a mantenere la nostra vitalità e bellezza il più a lungo possibile. È qui che entra in gioco la biotina, un importante micronutriente di bellezza.
Cos’è la biotina?
La biotina appartiene alle vitamine del gruppo B ed è anche conosciuta come vitamina B7, vitamina H o vitamina della bellezza. La biotina ha molti nomi, una cosa però è certa riguardo questa vitamina idrosolubile: è di vitale importanza per il nostro corpo.
Per cosa è importante la biotina?
Come componente indispensabile degli enzimi (coenzima), la biotina è coinvolta in molti processi metabolici cellulari, così come nel metabolismo dei macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati). Contribuisce inoltre al metabolismo energetico e sostiene le normali funzioni della psiche e dei nervi. Quando ci si imbatte nella vitamina B7 su internet e sui giornali, di solito è nel contesto della bellezza, perché questa vitamina contribuisce al mantenimento di strutture cutanee normali e dà un prezioso contributo alla conservazione di bei capelli - e questo vale sia per la crescita dei capelli che della barba.
Presenza negli alimenti
La biotina è presente in molti alimenti, anche se spesso solo a basse concentrazioni, ma a patto di seguire un’alimentazione sana. Le uova crude sono particolarmente ricche di biotina, ma solo il tuorlo. Un vero “predatore” della biotina è l’avidina, contenuta nell’albume crudo. L’avidina può impedire l’assorbimento della biotina, in quanto si lega alla vitamina formando un complesso che le cellule intestinali non riescono ad assorbire. Temperature superiori a 100 °C distruggono l’avidina e pertanto, di fatto, la formazione del complesso svolge un ruolo secondario.
Oltre al tuorlo d'uovo, anche il lievito e le interiora contengono grandi quantità di biotina. Buone fonti vegetali di biotina sono le noci, le lenticchie, i fiocchi d'avena e il riso non sbucciato. Per inciso, anche la nostra flora batterica intestinale è in grado di produrre piccole quantità di biotina, oltre che di vitamina K, B1 e B2.
Dosaggio e uso
Assunzione adeguata: Quanta biotina al giorno?
La Società Tedesca di Nutrizione raccomanda una dose giornaliera di 30-60 microgrammi di biotina come valore di riferimento per un apporto adeguato a adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni. Si tratta solo di una stima, poiché non si sa di quanta biotina abbia realmente bisogno il nostro organismo e non è possibile indicare un fabbisogno giornaliero esatto.
Chi ha particolarmente bisogno di biotina?
Le conoscenze sul fabbisogno di biotina degli esseri umani sono finora incomplete; di solito si presume che una dieta equilibrata copra il fabbisogno di biotina - alcuni fattori come il consumo regolare di alcol e le diete unilaterali possono aumentare il fabbisogno. Se volete saperlo con precisione, fatevi misurare in laboratorio il vostro stato di biotina.
Quale biotina per avere unghie e capelli sani?
Per il nutrimento dall’interno, sono ideali preparati contenenti sostanze vitali che integrano l’azione della biotina. Tra queste lo zinco, che contribuisce al buon mantenimento delle unghie, e la vitamina C, che favorisce la naturale formazione del collagene della pelle.
Riconoscere un apporto insufficiente di biotina
Quando e come assumere correttamente la biotina?
La biotina può essere assunta in qualsiasi momento della giornata, ma è preferibile assumere le capsule di biotina prima o durante un pasto con abbondante liquido.
Forme di dosaggio: Biotina in compresse, capsule, gocce & Co.
La biotina è disponibile sul mercato in diverse forme. Mentre le compresse e le capsule sono le forme di applicazione più comuni, raramente si trovano preparati liquidi come le gocce di biotina. Chi ha l'imbarazzo della scelta dovrebbe orientarsi verso preparati di biotina di alta qualità secondo il principio della sostanza pura (= priva di sostanze ausiliarie e additivi non necessari; soprattutto preparati in capsule) e acquistare da fornitori affidabili.
Per quanto tempo va assunta la biotina?
Finora non sono note conseguenze negative di un'integrazione di biotina a lungo termine – se assunta in dosi adeguate. Misurando lo stato della biotina, è facile stabilire se e per quanto tempo è necessario assumerla.
Un apporto insufficiente di biotina non è sempre accompagnato da segni riconoscibili, per cui è possibile che la carenza passi inosservata per molto tempo. Se vuoi andare sul sicuro quando si tratta di biotina, devi assolutamente far misurare il tuo livello attraverso una diagnostica di laboratorio.
È ora di controllare il livello di biotina?
Un apporto insufficiente di biotina può manifestarsi in diversi modi. I seguenti segnali possono indicare che è arrivato il momento di far controllare il livello di biotina:
- Perdita di appetito
- Debolezza, stanchezza
- Pelle secca e desquamata
- Capelli secchi
- Unghie fragili
Valori di laboratorio: valori normali della biotina
Un esame del sangue diagnostico di laboratorio può fornire un quadro più preciso dell'apporto individuale di biotina. Una categorizzazione dell'apporto di biotina è riportata nella seguente tabella.
Valori normali | 300 – 1000 ng/l |
Intervallo normale inferiore / valori borderline | 200 – 300 ng/l |
Subottimale | 200 ng/l |
Da osservare prima del prelievo del sangue | 12 ore di digiuno Interrompere l’assunzione di preparati di biotina alcuni giorni prima del prelievo di sangue. |
Faqs
I preparati di biotina di alta qualità, privi di additivi inutili (soprattutto i prodotti in capsule), sono caratterizzati da una tollerabilità ottimale. Inoltre, è necessario consultare il proprio medico in merito al dosaggio del preparato per un uso mirato.
C’è da mettersi le mani nei capelli: Le analisi evidenziano una carenza di biotina
Non è che un’appendice, ma non ne potremmo fare a meno: la nostra capigliatura ci accompagna fin dalla prima infanzia. Ci identifichiamo con i nostri capelli, sono l’espressione della nostra personalità e individualità e hanno già vissuto insieme a noi certi alti e bassi legati alle mode. Come li si giri o li si rigiri dalla radice alla punta ci teniamo ai nostri capelli. Tanto più c’è da mettersi le mani nei capelli, quanto cadono. Un recente studio svizzero condotto sulle donne ha mostrato che dietro la caduta dei capelli può nascondersi un insufficiente apporto di biotina (vitamina B idrosolubile).
Tutti noi perdiamo ogni giorno un po’ di capelli, fino a un centinaio è una cosa normale e non c’è motivo di preoccuparsi. Solo quando la caduta dei capelli supera alla lunga la formazione di nuovi capelli, ci accorgiamo che la nostra chioma si sta riducendo.
Il fattore nutrimento, non tirato per i capelli
Lo stato della riserva di nutrienti è strettamente legato alla quantità e alla qualità dei capelli. Un sufficiente apporto di nutrienti e un loro adeguato trasporto e assorbimento sono fondamentali per i tessuti a elevata attività metabolica, come le radici dei capelli. Per conservare una capigliatura rigogliosa, è quindi estremamente importante fornire regolarmente alle radici dei capelli i giusti nutrienti. La biotina, una vitamina del complesso B, nota anche come vitamina H, contribuisce al mantenimento della normale capigliatura e pertanto può rafforzare notevolmente la nostra chioma.
Le analisi evidenziano una carenza di biotina nelle donne con capelli fragili
Nello studio qui presentato un ricercatore svizzero si è posto l’obiettivo di gettare luce sul rapporto tra riserve di biotina e capelli con tendenza al diradamento negli individui di sesso femminile. Ha analizzato i livelli di biotina di 541 donne di età compresa tra i 9 e i 92 anni che lamentavano una perdita di capelli. 75 donne che avevano precedentemente già assunto un preparato di biotina sono state escluse dall'analisi. L’analisi dei risultati ha evidenziato che il 38% delle partecipanti allo studio presentava una carenza di biotina (100 mcg/l).
Secondo i ricercatori, sarebbe opportuno misurare i livelli di biotina già in caso di sospetta carenza. Se il livello di biotina è inferiore a 100 mcg/l, è necessario andare alla ricerca delle cause, se non deducibili dall’anamnesi, e compensare la carenza. Indipendentemente dalle cause, si può ricorrere a un preparato ad alta concentrazione di biotina, che può aiutare a reintegrare le insufficienti riserve di questa vitamina.
Conclusione: la capigliatura è strettamente connessa ai nutrienti presenti nell’organismo. In caso di anomala perdita dei capelli, si dovrebbe prendere in considerazione una carenza di biotina idrosolubile, misurare i suoi livelli nel sangue e, se necessario, assumere un integratore.
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Referenza:
Trüeb, R. M. 2016. Serum Biotin Levels in Women Complaining of Hair Loss. Int J Trichology. 8(2):73–7.