Il cortisolo – l’ormone dello stress al microscopio

Il cortisolo è una sostanza messaggero endogena (ormone) secreta dalla corteccia surrenale con il contributo del colesterolo. Il suo spettro di azione è estremamente vario, ma senza dubbio svolge primariamente la funzione di ormone dello stress.

Quando corriamo trafelati da un impegno all’altro, dobbiamo affrontare un esame importante o ci sentiamo in qualche modo minacciati, il nostro corpo attiva un vecchio istinto primordiale, la reazione di “attacco o fuga”. Ciò avvia la secrezione degli ormoni dello stress. Mentre l’adrenalina e la noradrenalina scendono subito in campo come una sollecita “task force”, il cortisolo entra in azione solo dopo circa 20 minuti.

Il livello di cortisolo nel sangue segue un ritmo giornaliero naturale. Dopo un minimo notturno, raggiunge il picco nelle prime ore del mattino per avviare il processo del risveglio e porci nelle condizioni migliori per affrontare la giornata. Poi, il livello di cortisolo ricomincia gradualmente a scendere.

Valori di riferimento del cortisolo: Sangue, 8 del mattino: 119 - 618 nmol/l; Saliva, mattino: 1800 - 14500 pg/ml

Oggigiorno molti di noi sono sotto stress. Uno stress che non possiamo né combattere né evitare. Questo costante sovraccarico, spesso intangibile, mantiene elevato il nostro livello di cortisolo, ne turba il naturale andamento giornaliero e può creare squilibri psicologici e fisici.

• Metabolismo. Nelle situazioni di “attacco o fuga”, un elevato livello di cortisolo ha un valore inestimabile. Mette in moto la macchina energetica, in quanto fa aumentare la glicemia e mobilita gli acidi grassi. Se il livello di cortisolo resta elevato per molto tempo, il corpo inizia, inoltre, ad attingere energia dalle proteine muscolari. Se, però, le riserve energetiche liberate non vengono utilizzate (perché, per esempio, siamo “semplicemente” seduti stressati al computer), queste energie si depositano nelle cellule adipose, aumentando i nostri cuscinetti di grasso e “snellendo” i nostri muscoli.
• Sonno. Anche il ritmo sonno-veglia è disturbato dallo stress prolungato. Il picco del “buon giorno” mattutino può ridursi, rendendoci più difficile uscire dal letto, e la sera portiamo a dormire con noi un livello di cortisolo elevato e riposiamo male, cosa che a sua volta riduce la nostra capacità di gestire lo stress.
• Livello di cortisolo troppo basso = rilassamento profondo? Le apparenze ingannano! In casi estremi, lo stress prolungato può non solo stimolare, bensì iperstimolare le nostre ghiandole surrenali, fino a farle restare “senza fiato”. Ne risentono non solo le prestazioni e l’iniziativa, ma si riduce anche la resistenza allo stress.

Chi non conosce il classico? Si accumula un po' di stress ed ecco all'improvviso il raffreddore come ciliegina sulla torta. Quella che sembra la "legge di Murphy" non è una semplice coincidenza, ma l'interazione diretta tra stress e sistema immunitario, che diventa tangibile. Mentre lo stress acuto rafforza il sistema immunitario, lo stress cronico lo indebolisce. Il cortisolo rilasciato durante lo stress ha un effetto immunosoppressivo. In condizioni di stress permanente, il numero di granulociti, (celluleche difendono l'organismo dalle infezioni), diminuisce o quando sono meno attivi e anche il numero di linfociti B e T diminuisce.

• Con i micronutrienti nella buona e nella cattiva sorte. Quando il ritmo frenetico della vita quotidiana richiede nervi saldi e buone prestazioni, avere buone riserve di vitamina B è un grande vantaggio. Insieme al magnesio, minerale antistress che riduce il rilascio di cortisolo durante lo stress, e agli acidi grassi essenziali, anch'essi in grado di abbassare i livelli di cortisolo, i micronutrienti sono compagni importanti in materia di stress.
• Porre attenzione alle sensazioni di pancia. Il nostro intestino è un vero e proprio manager dello stress. Una flora intestinale equilibrata non solo aumenta la nostra resistenza allo stress, ma alcuni ceppi batterici possono addirittura contribuire a ridurre il livello degli ormoni dello stress come il cortisolo. (Prodotto Biogena: fit@work Stressbiotic)
• Immergersi nella natura. L’odore del muschio, il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli hanno un effetto rilassante.Chi si affida a Madre Natura tre volte la settimana per 20-30 minuti (senza portare il cellulare, parlare, fare sport o leggere) può ridurre il proprio livello di cortisolo grazie a questa “pillola naturale”.
• Praticare yoga. Lo yoga non è solo divertente, ma riduce anche lo stress. Per esempio, uno studio ha dimostrato che le infermiere che avevano praticato yoga per sei mesi erano significativamente meno stressate.
• Ridurre lo stress dormendo. Un elevato livello di cortisolo può interferire con la capacità di addormentarsi e di mantenere il sonno. Dormire male riduce la resistenza allo stress il giorno seguente. Un circolo vizioso. Per interromperlo, si dovrebbe puntare sulla “Leva del sonno”. (Prodotto Biogena: Melatonin)