Astragalus membranaceus è tra le più note piante nella medicina tradizionale cinese. Nei suoi luoghi di origine, il nord della Cina e in Mongolia, le sue radici sono impiegate per supportare le normali funzioni del sistema immunitario. Nuove scoperte indicano che questi germogli a farfalla del lontano oriente sono utili al sistema immunitario a più livelli. Ad esempio aiutandolo a proteggersi da patogeni che ne intaccano l’equilibrio.
Astragalus membranaceus è una pianta con un’antica tradizione che nei suoi Paesi di origine vanta un impiego millenario. Moderne analisi ci permettono di guardare più da vicino i meccanismi di funzionamento di piante quali l’Astragalus membranaceus. Nel 2013 Wan e il suo team hanno scoperto che l’astragaloside II, un importante principio attivo dei germogli a farfalla dal lontano oriente, aumenta l’attività di un enzima chiamato CD45-fosfotasi, attivando così determinate cellule chiare che servono alle difese immunitarie (attivazione cellulare TH-1).
Sulla base di questa nuova scoperta l’istituto dietro agli studiosi del team ha riassunto i risultati della ricerca sull’ Astragalus membranaceus in un rapporto. Questo mostra che la pianta della tradizione supporta il nostro sistema immunitario con numerosi meccanismi. Tra questi troviamo l’effetto sopracitato, così come il blocco di sostanze infiammanti (citochine) e la regolazione dell’equilibrio tra cellule effettrici e quelle regolatrici.
Gli effetti immunoregolatori dell’Astragalus membranaceus sono presentati anche in uno studio pubblicato nel 2019. Questo mostrava che l’integrazione con un estratto della radice di Astragalus diminuisce in modo significativo le reazioni a determinate sostanze patogene.