Gli estratti vegetali specializzati (come quelli contenuti in MoFerrin® 21), che contengono ferro naturale, sono particolarmente ben tollerati.

Le capsule Biogena non sono concepite per essere aperte e per assumerne direttamente la polvere contenente il principio attivo. Ove possibile dovrebbero quindi essere assunte come previsto, quindi sotto forma di capsule. In casi particolari, come ad esempio in presenza di difficoltà di deglutizione, i nostri preparati in polvere si possono tuttavia assumere direttamente, aprendo le due metà della capsula. La polvere che contiene il principio attivo si può sciogliere in acqua, acqua minerale naturale, infusi o tisane; una volta miscelata, bere subito. Non sono invece idonei come liquidi di miscelazione il tè nero, il caffè, la Coca Cola o i succhi di frutta, che potrebbero pregiudicare l'assimilazione del principio attivo. Non tutti i preparati Biogena prevedono la possibilità di aprire le capsule. Non dovrebbero essere aperti i preparati enzimatici (DigestioCym® 200 vegetarisch, BromeZym® Zink 10, ConfiZym® e DoloZym® forte Gold, LactroZym® e DAOZym®) e i probiotici (Omni Lactis® 20 Gold e Omni Lactis® 20 Pur Gold). Anche nel caso dei preparati a base di ferro (Ferrogena® 10, QuattroFerrin® 21, SmartFerrin® B12, MoFerrin® 21, Ferro e vitamina C) l'apertura delle capsule è sconsigliata, in quanto il contenuto potrebbe macchiare i denti.

I tocoferoli sono un gruppo di composti liposolubili che agiscono come forme di vitamina E. Agiscono come potenti antiossidanti, proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Esistono quattro tipi principali di tocoferoli: alfa-, beta-, gamma- e delta-tocoferolo, tra cui l'alfa-tocoferolo che è la forma biologicamente più attiva e abbondante.

Il ferro contribuisce a innumerevoli funzioni dell'organismo. Tra queste la formazione del sangue, l’apporto di ossigeno e la produzione di energia, la formazione di ormoni steroidei, neurotrasmettitori e acidi biliari, la formazione di collagene, le difese immunitarie e la produzione di carnitina.

I sintomi tipici dell'anemia da carenza di ferro (= anemia) sono stanchezza, pallore, vertigini e calo delle prestazioni fisiche e mentali. I sintomi non anemici si manifestano più frequentemente e più precocemente rispetto all'anemia da carenza di ferro, come alterazioni della pelle e delle unghie, perdita di capelli, bruciore alla lingua o predisposizione alle infezioni.

I sintomi che indicano una carenza di ferro (ad esempio, stanchezza, problemi di concentrazione, perdita di rendimento) possono manifestarsi anche come conseguenza di altre carenze nutritive o malattie. Un'analisi diagnostica di laboratorio è quindi essenziale per individuare una carenza di ferro.

Il fabbisogno giornaliero di ferro raccomandato varia a seconda dell'età, del sesso e della fase della vita. Per gli adulti, il fabbisogno giornaliero è di circa 15-20 mg per le donne e 10 mg per gli uomini. Le donne in gravidanza e in allattamento hanno un fabbisogno maggiore, fino a 30 mg al giorno.

Carne, verdura verde, fiocchi d’avena e legumi: il ferro proveniente da alimenti vegetali può essere inibito da altri ingredienti alimentari e pertanto viene assorbito meno del ferro animale (tranne il ferro vegetale ottenuto dalla foglia di curry).

Le carni e il fegato rosso scuro sono i fornitori di ferro particolarmente buoni. Ma anche alcuni cibi vegetali selezionati hanno molto da offrire, come legumi, fiocchi d'avena, crusca di frumento, amaranto, quinoa, noci, semi e verdure verdi: per migliorare l'assorbimento del ferro vegetale, si consiglia di combinarlo con alimenti ricchi di vitamina C.

La carenza di ferro compromette le funzioni dell'organismo che dipendono dal ferro. Mentre all'inizio l'emopoiesi non è ancora compromessa, una carenza di ferro "manifesta" in fase avanzata porta a gravi disturbi all'interno dell'emopoiesi.